“Questa giornata permette a tutti noi di ricordarci quanto sia fondamentale l’apporto che oggi gli over 65enni forniscono per garantire la sopravvivenza e gli equilibri della società e delle famiglie: aiuti indispensabili per figli e nipoti sia da un punto di vista affettivo, ma anche logistico ed economico. E di conseguenza quanto sia determinante, innanzitutto per loro stessi, continuare a sentirsi vivi. A vivere le emozioni, a godersi la bellezza di ogni giorno partendo dalle cose più piccole e semplici. Se stanno bene loro, contribuiscono in maniera incredibile, a migliorare la vita di chi gli sta accanto”. Queste le parole del presidente del Consiglio regionale del Piemonte in occasione della Giornata regionale per l’invecchiamento attivo, che si celebra domani, 22 aprile.
La ricorrenza, che cade nell’anniversario della nascita di Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la Medicina, è stata istituita con la legge regionale 17/2019, “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo”, che – in un contesto di forte innovazione sociale caratterizzato anche dall’aumento dell’età anagrafica e dell’aspettativa di vita – si propone di riconoscere le potenzialità e la ricchezza del contributo degli over 65 per il bene della società.
Entro il 2050 – secondo le previsioni delle Nazioni Unite – la percentuale della popolazione mondiale di oltre 60 anni raddoppierà, passando dal 12 al 22% e già oggi, in Italia, oltre il 21% della popolazione è anziana.
Definito dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) come “processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano” l’invecchiamento attivo, unito alla prevenzione e a stili di vita corretti, rappresenta senza dubbio un utile strumento per affrontare con consapevolezza l’avanzare dell’età.