Silver Economy Forum 2024 a Roma: si parla di invecchiamento sostenibile

Si svolge a Roma venerdì 19 aprile, Silver Economy Forum 2024, Il Forum, nato a Genova nel 2019 e impostosi come evento di settore di riferimento a livello nazionale, è approdato per la prima volta nella capitale con una sessione alla Casa del Cinema di Villa Borghese dedicata alla “Sustainable Ageing” dedicata ai temi della qualità della vita, salute e prevenzione, sport e longevità, inclusione e sostenibilità.


Vogliamo una società più giusta e preparata al futuro, nella quale gli anziani avranno un ruolo sempre più importante e centrale che merita di essere valorizzato, in sintonia con gli obiettivi tracciati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

La bussola deve essere quella dell’invecchiamento attivo: una grande sfida della nostra nuova società è infatti invecchiare in salute e senza rinunciare ai propri interessi e alle proprie passioni, tanto nella vita reale come in quella virtuale, ormai sempre più pervasiva. È importante non lasciare indietro nessuno, soprattutto nei piccoli borghi dove anche attraverso la tecnologia e la telemedicina si possono combattere l’isolamento e fornire cure assistenziali. Dal primo bilancio di sostenibilità presentato dall’Inps, per il persistere del divario digitale tra le vecchie e le nuove generazioni, anche alla luce della digitalizzazione della pubblica amministrazione che rende ormai imprescindibile la capacità di essere connessi per fruire di servizi fondamentali.

Queste le parole di Daniela Boccadoro Ameri, presidente del Silver Economy Forum, sottolineando il cambio di paradigma significativo a cui stiamo assistendo.

Secondo l’indagine demografica condotta dall’Istat, la popolazione ultrasessantacinquenne in Italia ammonta a 14 milioni 177 mila individui al 1° gennaio 2023, e costituisce il 24,1 per cento della popolazione totale. Si stima che le persone con almeno 50 anni in UE saranno 222 milioni nel 2025, il 43% della popolazione, con un valore per la Silver Economy europea di 5.7 trilioni di euro: un ruolo vitale all’interno di diversi settori2