La settimana della Comunicazione dal 5 al 12 maggio 2024

Il 4 dicembre 1963 il Concilio Vaticano II ha istituito la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali nella Chiesa e nella società, celebrata ogni anno nella domenica che precede la Pentecoste (maggio). Il tema viene annunciato dal Papa il 29 settembre, in occasione della festa dell’Arcangelo Gabriele, per l’anno seguente e il testo integrale del messaggio è licenziato il 24 gennaio davanti ai giornalisti cattolici, riuniti in quel giorno per celebrare il loro patrono, San Francesco di Sales.

Per portare questo appuntamento all’attenzione di un pubblico sempre più ampio, stimolare la riflessione sul tema e creare spazi di condivisione allargata, in parallelo al Direttorio CEI Comunicazione e Missione, dal 2006 le Paoline e i Paolini organizzano la Settimana della Comunicazione giunta alla 19 edizione che si svolge da 5 al 12 maggio 2024

In tutta Italia, vengono organizzate una serie di iniziative pastorali e culturali – convegni, concorsi, laboratori, attività nelle librerie Paoline e San Paolo, video proiezioni, eventi musicali, spettacoli e molto altro  – che coinvolgono giornalisti e operatori della comunicazione, personalità del mondo ecclesiastico, artisti e personaggi del mondo dello spettacolo.

Grande attenzione viene riservata al mondo della scuola: insegnanti, studenti, educatori e genitori, diventano i protagonisti di concorsi a tema, giochi e laboratori creativi, partecipano agli spettacoli e alle video proiezioni, vengono chiamati a realizzare happy book, testi, video e giornalini. Perché la comunicazione è dialogo, è ascolto, è innovazione, è creatività.

Il Festival della Comunicazione è un “focus” collegato alla Settimana della Comunicazione, che si svolge a livello locale, con il sostegno dell’Ufficio Nazionale della Comunicazioni Sociali, il Servizio Nazionale del Progetto Culturale, la Segreteria per la Comunicazione e il Pontificio Consiglio della Cultura. Ogni anno viene organizzato in una Diocesi diversa, con l’intento di coinvolgere in maniera attiva tutta la Chiesa e far emergere le tante valide risorse del territorio. Nascono, così, iniziative originali, molto sentite e partecipate, che spesso rimangono come patrimonio locale ben oltre la durata del Festival.