Il Decalogo dell’escursionista Seniores realizzato dal Club Alpino Italiano

La domanda di uscite di montagna è cresciuta a dismisura dopo la pandemia, anche tra gli escursionisti non più giovani e, evidenzia secondo Elio Candussi, coordinatore del Gruppo di lavoro Escursionismo Seniores del Cai, ” una criticità, in quanto molti dei nuovi escursionisti sono neofiti della montagna, dunque persone prive di esperienza che in diversi casi la affrontano con eccessiva superficialità. Una parte di essi si sono iscritti al Cai e ricevono un’adeguata formazione per affrontare la montagna in ragionevole sicurezza, con la consapevolezza dei pericoli naturalmente presenti in un ambiente spesso severo e ostile. Ma non tutti”. Solo il Cai conta circa 80.000 iscritti al di sopra dei 65 anni, il 25% del totale ed anche per effetto di questo aspetto, che riflette il trend di invecchiamento della popolazione italiana da diversi anni promuove l’invecchiamento attivo attraverso le attività dei Gruppi escursionisti Seniores, che si rivolgono a soci e socie over 65.

Per questo motivo, il Club alpino italiano con il Gruppo di lavoro nazionale “Seniores” per conto della Commissione centrale escursionismo, in collaborazione con la Commissione centrale medica e la Società italiana di gerontologia e geriatria hanno condensato in un vademecum i consigli per minimizzare il rischio di avere incidenti in montagna. Sono indicazioni dedicate specificatamente ai non più giovani, ma valide per tutti. La filosofia del vademecum può essere riassunta nel primo punto, Soft e Slow.Nel Decalogo una particolare attenzione è riservata all’alimentazione, alle patologie croniche e alla preparazione fisica. Il Cai consiglia “un’attenta valutazione dell’introito di liquidi durante l’escursione” (nell’anziano la sensazione della sete può essere ridotta) e l’assunzione di cibo altamente calorico ma facilmente digeribile e di rapida assimilazione, come barrette energetiche e frutta secca.

Il Decalogo dell’escursionista Seniores realizzato dal Club Alpino Italiano
1 SOFT AND SLOW. Caratteristica dei seniores sono le escursioni con limitato sforzo fisico e con
andatura lenta, così da poter apprezzare il paesaggio e la compagnia. L’importante non è la mèta, ma il
percorso per raggiungerla.
2 ITINERARIO. E’ necessaria un’attenta valutazione dell’itinerario (dislivello, lunghezza, tipo di terreno,
tempi, quota), delle previsioni meteo e del bollettino valanghe. E’ opportuno informare il gestore del
rifugio sulla mèta dell’escursione e il numero dei partecipanti. L’itinerario dovrebbe essere comunicato
anche ad un familiare prima della partenza.
3 ATTREZZATURA. Dovrà essere idonea alla tipologia di itinerario, alla stagione ed alla quota: mappa
del percorso, bastoncini telescopici, occhiali da sole e crema protettiva, copri-zaino, cellulare con
”powerbank” esterna e app ”GeoResQ”, kit di primo soccorso, fischietto, telo termico. Da considerare la
possibilità di repentini cambiamenti climatici.
4 ABBIGLIAMENTO. Commisurato alla tipologia dell’itinerario, alla stagione ed alla quota. Sarà
necessario un intimo di ricambio, calze, pile e giacca a vento, mantellina da pioggia, guanti,
cappello/berretto/cuffia di lana, calzature robuste e con suola anti-scivolo.
5 ALIMENTAZIONE. Prevedere un’adeguata scorta idrica e alimentare. Necessaria un’attenta valutazione
dell’introito di liquidi durante la giornata (nell’anziano la sensazione della sete può essere ridotta). Serve
cibo altamente calorico, ma facilmente digeribile e di rapida assimilazione, come barrette energetiche e
frutta secca. Evitare le bevande alcoliche. Utili gli integratori salini, salvo diversa prescrizione medica.
6 PATOLOGIE CRONICHE (es. cardiopatie, ipertensione, diabete mellito, problemi respiratori). Serve
una precisa aderenza alla terapia domiciliare, ma adeguata alle mutate condizioni ambientali e di quota.
Altresì opportuna la presenza nello zaino dei farmaci usualmente assunti e necessari per la giornata o
giornate di escursione. Raccomandabile una visita medica dal proprio medico di fiducia almeno una
volta all’anno, o più volte in caso di patologie progressive e/o con una o più riacutizzazioni all’anno.
7 STATO DI SALUTE. Si raccomanda di portare con sé un tesserino sanitario, che riporti eventuali
allergie a farmaci, punture di insetti o altro e la terapia domiciliare assunta quotidianamente. Da indicare
eventuali recapiti telefonici da contattare in caso di incidente/malore; risulta utile al Soccorso
organizzato in caso di manifesta patologia insorta durante l’escursione. Prestare attenzione alle
vaccinazioni raccomandate dal Ministero della Salute.
8 PREPARAZIONE FISICA. Le prestazioni di un anziano sono decisamente inferiori a quelle di un adulto
di mezza età o ancor di più di un giovane. Bisognerà tenerne conto nella scelta del percorso. Anche le
condizioni di allenamento andranno attentamente valutate.
9 INCIDENTE. In caso di incidente che impedisca la prosecuzione dell’escursione (malore, trauma o altro
evento avverso) è imperativo contattare il Numero Unico di Emergenza 112 (o il 118 ove non attivo il
112) e attenersi scrupolosamente alle loro istruzioni. In caso di piccoli incidenti (es. lievi ferite) utilizzare
il kit di primo soccorso, che deve contenere tra l’altro la coperta termica di soccorso ed i farmaci specifici
per le proprie patologie croniche.
10 COMPAGNIA. Il beneficio di una escursione è reso ottimale se effettuata in buona compagnia e in
buono stato di salute, in un ambiente naturale e con un clima favorevole, avendo sempre presente che
l’escursione termina una volta rientrati a casa. Si parte e si arriva tutti assieme. Si raccomanda di
riportare a casa i propri rifiuti.
Per approfondimenti consultare il Quaderno 12 del CAI ”Linee Guida per l’escursionismo seniores”; vedi
https://www.cai.it/wp-content/uploads/2022/02/Quaderno-12-editing-finale-gennaio-2022-versionepunto-1-1-corretta-16-2-2022.pdf
ottobre 2022
DECALOGO SENIORES